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ROSS1000 Liguria: guida completa a login, registrazione, anagrafica e webform

ROSS1000 Liguria: guida completa a login, registrazione, anagrafica e webform

Cos’è ROSS1000 Liguria

La piattaforma ROSS1000 Liguria è il portale ufficiale della Regione Liguria dedicato alla gestione dei dati turistici e delle locazioni brevi.
Attraverso il sistema, gli host e i proprietari di appartamenti ammobiliati a uso turistico (AAUT) devono comunicare i flussi turistici, gestire le informazioni anagrafiche e restare in regola con le normative regionali.

ROSS1000 Liguria sostituisce le vecchie modalità cartacee di comunicazione con un sistema digitale più efficiente, trasparente e conforme agli obblighi ISTAT.

👉 Sito ufficiale: https://www.regione.liguria.it/homepage-turismo/cosa-cerchi/appartamenti-ammobiliati-a-uso-turistico.html

Accesso e Login su ROSS1000 Liguria

Per iniziare a utilizzare il sistema, è necessario effettuare il login ROSS1000 Liguria.
Puoi accedere con una delle seguenti identità digitali:

  • SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale)
  • CIE (Carta d’Identità Elettronica)
  • CNS (Carta Nazionale dei Servizi)

Dopo aver completato l’accesso ROSS1000 Liguria, potrai visualizzare il cruscotto principale della piattaforma e accedere alle sezioni Anagrafica e Webform.

👉 Portale login ufficiale: ROSS1000 Liguria – Accesso

Registrazione su ROSS1000 Liguria

Se sei un nuovo utente, devi prima completare la registrazione ROSS1000 Liguria.
Durante questa fase, vengono richiesti:

  • i tuoi dati personali e fiscali,
  • i dati della struttura o dell’appartamento,
  • le informazioni relative alla tipologia di locazione turistica (AAUT o locazione breve).

Una volta completata la registrazione, riceverai le credenziali per accedere e iniziare a comunicare i dati dei flussi turistici richiesti dalla Regione Liguria.

Per maggiori dettagli, consulta la sezione dedicata su Regione Liguria Turismo.

Anagrafica ROSS1000 Liguria

La sezione Anagrafica ROSS1000 Liguria serve per gestire e aggiornare i dati della tua struttura.
Qui potrai:

  • modificare le informazioni sulla capacità ricettiva,
  • aggiornare indirizzi o dati catastali,
  • segnalare eventuali variazioni di proprietà o gestione.

Mantenere aggiornata l’anagrafica è fondamentale per garantire la correttezza dei dati comunicati alla Regione e per evitare sanzioni in caso di controlli.

Webform ROSS1000 Liguria

La sezione Webform ROSS1000 Liguria consente di effettuare comunicazioni rapide senza accedere direttamente al gestionale completo.
Puoi usarla per:

  • segnalare l’attivazione o cessazione di un appartamento ammobiliato a uso turistico (AAUT),
  • inviare le presenze ISTAT,
  • comunicare modifiche temporanee o errori.

Il webform ROSS1000 Liguria è particolarmente utile per host che non dispongono di un gestionale integrato o che gestiscono poche unità.

Obblighi e Sanzioni

Tutti i proprietari o gestori di appartamenti turistici in Liguria sono obbligati a:

  • comunicare i flussi turistici tramite ROSS1000,
  • mantenere aggiornata la sezione anagrafica,
  • utilizzare correttamente il webform per le dichiarazioni.

La mancata comunicazione o errori nei dati possono comportare sanzioni amministrative da parte dei Comuni o della Regione Liguria.

Suggerimento: Collegare ROSS1000 al proprio gestionale

Molti gestionali per affitti brevi permettono di collegare automaticamente i dati con la piattaforma regionale.
Questo consente di sincronizzare prenotazioni, check-in e check-out, evitando errori manuali e risparmiando tempo.

Se gestisci più proprietà o utilizzi piattaforme come Airbnb o Booking, questa integrazione è altamente consigliata.

Domande frequenti su ROSS1000 Liguria

1. Cos’è ROSS1000 Liguria?
È la piattaforma digitale ufficiale della Regione Liguria per la gestione e la comunicazione dei flussi turistici e degli AAUT.

2. Come faccio il login su ROSS1000 Liguria?
Vai su ross1000-spid.regione.liguria.it e accedi con SPID, CIE o CNS.

3. Come registrarsi su ROSS1000 Liguria?
Vai alla sezione “Registrazione” e compila tutti i dati richiesti per attivare la tua posizione.

4. Cos’è l’anagrafica su ROSS1000 Liguria?
È la sezione dove gestisci e aggiorni i dati del tuo appartamento o della tua struttura.

5. A cosa serve il webform su ROSS1000 Liguria?
Serve per comunicare rapidamente variazioni, presenze o cessazioni senza accedere al gestionale completo.

Conclusione

In sintesi, conoscere e utilizzare correttamente ROSS1000 Liguria è fondamentale per chi opera nel settore degli affitti brevi o delle locazioni turistiche in Liguria.
Dalla registrazione al login, dalla gestione anagrafica all’utilizzo del webform, ogni fase è essenziale per essere in regola con la normativa regionale e con gli obblighi ISTAT.

Per approfondire altri temi legati alla burocrazia degli affitti brevi, visita il blog di Owner Value e scopri le nostre guide su Alloggiati Web e Codice CITRA.

Scopri di più
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Burocrazia
Alloggiati Web per Affitti Brevi

Alloggiati Web per Affitti Brevi

Negli ultimi anni, il settore degli affitti brevi ha conosciuto una crescita straordinaria grazie a piattaforme come Airbnb e Booking.com.
Questo fenomeno ha rivoluzionato il modo in cui le persone viaggiano, offrendo soluzioni più flessibili, personalizzate e convenienti rispetto agli hotel tradizionali.

Tuttavia, con l’aumento del numero di strutture ricettive, è emersa la necessità di regole chiare e strumenti digitali affidabili per garantire sicurezza, trasparenza e conformità normativa.
Uno di questi strumenti è Alloggiati Web, il sistema ufficiale della Polizia di Stato che permette di comunicare le presenze degli ospiti in modo rapido e conforme alla legge.

Cos’è Alloggiati Web

Alloggiati Web è una piattaforma online messa a disposizione dalla Polizia di Stato italiana per consentire ai gestori di strutture ricettive — come case vacanza, B&B, affitti brevi e locazioni turistiche — di registrare e comunicare i dati degli ospiti.

Il sistema è stato progettato per garantire:

  • il rispetto degli obblighi di legge previsti dall’art. 109 del T.U.L.P.S.;
  • la sicurezza pubblica, tramite il monitoraggio delle presenze;
  • la protezione dei dati personali, nel rispetto delle norme sulla privacy.

Puoi accedere al portale ufficiale da questo link:
👉 https://alloggiatiweb.poliziadistato.it/PortaleAlloggiati/

Perché è importante usare Alloggiati Web

In Italia, comunicare i dati degli ospiti è un obbligo di legge per tutte le strutture ricettive e per chi gestisce appartamenti in affitto breve.
Questa comunicazione serve a garantire la sicurezza nazionale e a mantenere un registro aggiornato delle presenze di cittadini italiani e stranieri.

Oltre all’aspetto legale, utilizzare correttamente Alloggiati Web:

  • evita sanzioni amministrative o penali;
  • dimostra professionalità e trasparenza verso gli ospiti;
  • migliora la reputazione della tua attività agli occhi delle autorità e delle piattaforme OTA.

Come funziona Alloggiati Web

1. Richiesta delle credenziali

Per utilizzare il sistema, il gestore deve prima registrarsi presso la Questura di competenza (in base alla provincia in cui si trova l’immobile).
La Questura fornirà le credenziali di accesso (username e password), necessarie per accedere al portale online.

Questo passaggio è fondamentale per garantire che solo utenti autorizzati possano comunicare i dati, assicurando un elevato livello di sicurezza.

2. Accesso al portale

Una volta ottenute le credenziali, si può accedere al sito ufficiale:
👉 https://alloggiatiweb.poliziadistato.it/PortaleAlloggiati/

Da qui è possibile effettuare il login e iniziare la comunicazione delle presenze.
L’interfaccia del portale è semplice, ma richiede attenzione e precisione nell’inserimento dei dati.

3. Inserimento dei dati degli ospiti

Per ogni prenotazione, il gestore deve inserire:

  • nome e cognome dell’ospite;
  • data e luogo di nascita;
  • cittadinanza;
  • tipo, numero e rilascio del documento d’identità;
  • date di arrivo e partenza.

I dati devono essere trasmessi entro 24 ore dall’arrivo degli ospiti, come previsto dalla normativa italiana.

Il portale consente l’invio manuale, ma anche tramite file XML generato automaticamente da alcuni software gestionali.

La vera difficoltà dei gestori

Contrariamente a quanto si pensa, Airbnb e Booking.com non raccolgono i dati anagrafici necessari per la comunicazione alla Questura.
I gestori devono quindi accedere manualmente al portale Alloggiati Web per ogni prenotazione e inserire i dati uno per uno.

Questa operazione può diventare ripetitiva e dispendiosa in termini di tempo, soprattutto per chi gestisce più appartamenti o riceve molte prenotazioni ogni mese.

Come automatizzare Alloggiati Web

Oggi esistono soluzioni che permettono di automatizzare quasi completamente l’invio dei dati.

Tra le più efficaci troviamo:

  • Channel Manager come Smoobu, Octorate, AvaiBook o Kross Booking;
  • piattaforme dedicate come Chekin.com.

Questi sistemi:

  • raccolgono automaticamente i dati degli ospiti tramite moduli digitali;
  • generano il file nel formato compatibile con Alloggiati Web;
  • lo inviano automaticamente o semi-automaticamente al portale della Polizia di Stato.

In questo modo il processo diventa più veloce, preciso e sicuro, riducendo il rischio di errori o dimenticanze e garantendo la piena conformità.

Sicurezza dei dati

Alloggiati Web utilizza protocolli di sicurezza avanzati (HTTPS e crittografia dei dati) per garantire la protezione delle informazioni personali trasmesse.
Solo gli utenti autorizzati possono accedere e modificare le registrazioni.

Inoltre, servizi esterni come Check-in.com e alcuni channel manager implementano ulteriori misure di sicurezza conformi al Regolamento Europeo GDPR, garantendo la massima tutela dei dati sensibili degli ospiti.

Vantaggi di usare Alloggiati Web

✅ Conformità legale

Ti permette di rispettare gli obblighi previsti dalla legge italiana, evitando sanzioni e garantendo la massima trasparenza.

⚙️ Efficienza operativa

Automatizzando il processo, riduci i tempi di gestione e puoi concentrarti su attività più importanti come l’accoglienza o la gestione dei prezzi.

🔒 Sicurezza e fiducia

Dimostrare di operare nel rispetto delle regole aumenta la fiducia degli ospiti e rafforza la reputazione della tua struttura.

Sfide e soluzioni

Problemi tecnici

Come per ogni piattaforma online, possono verificarsi rallentamenti o errori temporanei.
In questi casi, è consigliabile contattare il supporto tecnico della Questura o mantenere un registro offline temporaneo per garantire il rispetto delle scadenze.

Formazione e familiarizzazione

Per chi non è abituato ai sistemi digitali, può essere utile investire un po’ di tempo per imparare a utilizzare il portale.
Una breve formazione iniziale riduce drasticamente errori e ritardi, migliorando l’efficienza complessiva.

Conclusione

Alloggiati Web è uno strumento indispensabile per chi gestisce affitti brevi, case vacanza o B&B in Italia.
Non solo garantisce il rispetto delle norme, ma contribuisce a creare un ambiente di lavoro più sicuro, professionale e trasparente.

Anche se l’inserimento manuale può sembrare impegnativo, oggi grazie a software come Check-in.com e ai channel manager professionali è possibile automatizzare quasi completamente il processo.

In questo modo, l’obbligo legale diventa un’operazione semplice e veloce, lasciandoti più tempo per ciò che conta davvero: offrire un’esperienza impeccabile ai tuoi ospiti.

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Burocrazia
Guida Completa alla Terminologia degli Affitti Turistici

Guida Completa alla Terminologia degli Affitti Turistici

Oggi il mercato degli affitti brevi in Italia è un settore maturo e sempre più rilevante. Nel 2024 gli host attivi su Airbnb erano circa 350.000, con un incremento del 36 % rispetto al 2017.
Tuttavia, nonostante la crescita storica, secondo i dati dell’Associazione Italiana Gestori Affitti Brevi (AIGAB), nel 2025 si registra un lieve rallentamento: gli annunci online di affitti brevi sono scesi a 66.660, contro i 75.000 rilevati a inizio anno (-11 %).
Inoltre, solo circa il 52 % degli immobili adibiti ad affitti brevi ha ottenuto il Codice Identificativo Nazionale (CIN), segno che molti operatori non sono ancora pienamente in regola.

Questi dati confermano che gli affitti brevi stanno ridefinendo il modo di viaggiare e soggiornare — offrendo flessibilità, esperienze personalizzate e spesso costi più contenuti rispetto agli hotel — ma impongono anche che chi opera in questo ambito conosca bene contratti, obblighi normativi e strategie gestionali avanzate.

Punti Chiave

Punto Dettagli
Affitti brevi Contratti di locazione con durata massima di 30 giorni, spesso accompagnati da servizi aggiuntivi (pulizia, biancheria) e finalità turistica.
Tipologie di locazioni Suddivise in breve, medio e lungo termine, ciascuna con specifici obblighi fiscali e tutele diverse per locatore e conduttore.
Obblighi normativi Dal 2025 è obbligatoria la registrazione nella Banca Dati delle Strutture Ricettive (BDSR) e l’esposizione del Codice Identificativo Nazionale (CIN) su tutti gli annunci online.
Rischi fiscali e sanzioni Possibili multe da 500 a 10.000 € per mancata esposizione del CIN, oltre ai rischi di doppia tassazione o irregolarità amministrative.

Indice

Definizione e concetti chiave degli affitti turistici

Gli affitti brevi sono una forma di locazione temporanea sempre più diffusa, caratterizzata da un periodo massimo di 30 giorni e destinata principalmente a finalità turistiche.
Secondo il Decreto Legge 50/2017, articolo 4, questi contratti si distinguono per:

  • Periodo massimo di permanenza: 30 giorni
  • Servizi accessori come pulizia e fornitura biancheria
  • Destinazione turistica o transitoria
  • Esenzione dalla registrazione se entro i limiti temporali previsti

Le statistiche europee evidenziano la significativa crescita di questo settore. Nel 2024, si prevede che gli affitti a breve termine raggiungeranno oltre 854 milioni di pernottamenti, dimostrando la loro importanza crescente nel mercato turistico. Questa tendenza riflette un cambiamento nelle abitudini di viaggio, con sempre più persone che preferiscono sistemazioni più flessibili, personali e spesso più economiche rispetto alle strutture alberghiere tradizionali.

Rispetto al 2020, la quota di soggiorni brevi (inferiori a 7 notti) è cresciuta del 28 %, mentre il turismo domestico rappresenta ormai oltre il 60 % delle prenotazioni (fonte: Eurostat 2025).
Ciò riflette un cambiamento stabile nelle abitudini di viaggio, con ospiti sempre più alla ricerca di esperienze autentiche e soluzioni flessibili rispetto agli hotel tradizionali.

Tipologie di contratti e locazioni brevi

Nel panorama degli affitti turistici, esistono diverse tipologie di contratti che si differenziano principalmente per la durata e gli obblighi amministrativi. Per gestire al meglio questi aspetti normativi, è essenziale comprendere le caratteristiche di ciascuna formula contrattuale.

Secondo la normativa italiana, le principali tipologie di locazione si suddividono in tre categorie principali:

  1. Locazione breve (fino a 30 giorni)
  • Durata massima: 30 giorni
  • Nessun obbligo di registrazione
  • Ideale per soggiorni turistici
  • Procedura amministrativa più semplice
  1. Locazione medio termine (30 giorni - 6 mesi)
  • Durata intermedia
  • Obbligo di registrazione
  • Imposta di registro applicabile
  • Maggiori tutele per entrambe le parti
  1. Locazione lungo termine (oltre 6 mesi)
  • Durata superiore a 6 mesi
  • Registrazione obbligatoria
  • Imposta di registro standard
  • Protezioni legali più estese

È importante sottolineare che, anche per i contratti sotto i 30 giorni, è sempre consigliabile stipulare un contratto scritto per tutelare reciprocamente proprietario e affittuario, garantendo trasparenza e chiarezza nelle condizioni di locazione.

firma contratto locazione

Ecco un confronto tra le principali tipologie di contratti di locazione turistica:

Infografica per confronto tipologie affitti turistici
Tipologia Durata Obbligo di registrazione Caratteristiche principali
Locazione breve Fino a 30 giorni No Ideale per turisti
Procedura semplice
Nessuna imposta di registro
Locazione medio termine 30 giorni - 6 mesi Imposta di registro
Tutele maggiori
Adatta a soggiorni intermedi
Locazione lungo termine Oltre 6 mesi Registrazione obbligatoria
Protezione legale estesa
Uso residenziale prolungato

Principali termini della gestione professionale

La gestione professionale degli affitti brevi richiede una padronanza di specifici termini tecnici e strumenti operativi. Per ottimizzare la gestione completa del tuo immobile, è fondamentale comprendere i concetti chiave che caratterizzano un approccio moderno e strategico.

Nel panorama europeo, le città stanno richiedendo sempre maggiore trasparenza e accessibilità dei dati nel settore degli affitti brevi. Questo trend evidenzia l’importanza di adottare pratiche gestionali professionali che vadano oltre la semplice locazione, mirando a un equilibrio tra esigenze turistiche e sostenibilità urbana.

Alcuni termini chiave nella gestione professionale includono:

  • Revenue Management: strategia di pricing dinamico per massimizzare i ricavi
  • Yield: indicatore di rendimento dell’investimento immobiliare
  • Occupancy Rate: percentuale di giorni/periodi in cui l’immobile è affittato
  • Channel Management: gestione delle prenotazioni attraverso multiple piattaforme online
  • Dynamic Pricing: adeguamento automatico dei prezzi in base a domanda, stagionalità e trend di mercato

Le piattaforme digitali hanno rivoluzionato il concetto di gestione professionale, facilitando la connessione diretta tra host e viaggiatori, semplificando processi amministrativi e offrendo strumenti di analisi e ottimizzazione sempre più sofisticati.

Obblighi normativi e registrazioni obbligatorie

Nel panorama degli affitti brevi, gli obblighi normativi si stanno evolvendo rapidamente, richiedendo sempre maggiore attenzione da parte dei proprietari. Per gestire correttamente le procedure di check-in e identificazione, è fondamentale comprendere i nuovi adempimenti introdotti dalla legislazione italiana.

A partire dal settembre 2024, è diventato obbligatorio ottenere il Codice Identificativo Nazionale (CIN) mediante registrazione nella Banca Dati delle Strutture Ricettive (BDSR). Questo codice dovrà essere obbligatoriamente indicato in ogni annuncio e pubblicazione relativa all’affitto, rappresentando un passaggio cruciale per la trasparenza e la tracciabilità delle locazioni turistiche.

Gli adempimenti normativi principali includono:

  • Registrazione obbligatoria nella BDSR
  • Esposizione del Codice Identificativo Nazionale (CIN)
  • Installazione di dispositivi di sicurezza:
    1. Estintori
    2. Rilevatori di gas
    3. Rilevatori di monossido di carbonio
  • Indicazione del CIN su tutti i canali di comunicazione e annunci

Questi nuovi obblighi, introdotti dall’articolo 13-ter del DL 145/2023, mirano a garantire maggiore sicurezza e trasparenza nel settore degli affitti brevi, tutelandone al contempo la qualità e la professionalità.

Costi, rischi e implicazioni fiscali per proprietari

La gestione degli affitti brevi comporta una serie di implicazioni economiche e fiscali che ogni proprietario deve attentamente valutare. Per comprendere i potenziali rischi legati alle piattaforme online, è fondamentale analizzare gli aspetti finanziari e normativi con la massima attenzione.

Le sanzioni rappresentano un aspetto critico da considerare. In caso di mancata osservanza degli obblighi normativi, i proprietari possono incorrere in ammende significative:

  • Sanzioni per mancata esposizione CIN: da 500 a 10.000 euro
  • Penalità per mancata registrazione contratti oltre 30 giorni
  • Rischi di nullità contrattuale in caso di irregolarità amministrative
  • Possibili conseguenze fiscali per dichiarazioni incomplete

Alcuni rischi specifici includono:

  1. Rischi fiscali
  • Possibile doppia tassazione
  • Obblighi di dichiarazione dei redditi
  • Necessità di documentazione dettagliata delle entrate
  1. Rischi assicurativi
  • Responsabilità per danni causati dagli ospiti
  • Necessità di coperture specifiche per affitti brevi
  • Gestione di eventuali contenziosi

L’attenzione ai dettagli e la conformità normativa diventano quindi elementi cruciali per trasformare gli affitti brevi in un’opportunità di investimento redditizio e privo di rischi legali.

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Hai appena scoperto quanto sia complessa la gestione degli affitti turistici, tra contratti, obblighi normativi, rischi fiscali e nuove regole su codici identificativi e procedure amministrative. La burocrazia e i continui aggiornamenti legislativi mettono spesso i proprietari in difficoltà, rischiando di compromettere sicurezza e redditività. Ora che conosci i termini chiave come locazione breve, CIN, gestione professionale e tutti i rischi legati agli affitti a breve termine, non lasciare che queste sfide ti frenino.

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Domande Frequenti

Qual è la definizione di affitti brevi?

Gli affitti brevi sono contratti di locazione di immobili ad uso abitativo con una durata non superiore a 30 giorni, caratterizzati da servizi aggiuntivi e destinazione turistica.

Quali sono le principali tipologie di locazione per affitti turistici?

Le principali tipologie sono: locazione breve (fino a 30 giorni), locazione medio termine (30 giorni - 6 mesi) e locazione lungo termine (oltre 6 mesi).

Quali obblighi normativi devono seguire i proprietari di affitti brevi?

I proprietari devono registrarsi nella Banca Dati delle Strutture Ricettive, esporre il Codice Identificativo Nazionale (CIN) e installare dispositivi di sicurezza come estintori e rilevatori di gas.

Quali sono i rischi fiscali associati agli affitti brevi?

I rischi fiscali includono la possibilità di doppia tassazione, obblighi di dichiarazione dei redditi e la necessità di documentare le entrate con precisione.

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Ross1000: come comunicare arrivi e presenze ISTAT negli affitti brevi

Ross1000: come comunicare arrivi e presenze ISTAT negli affitti brevi

Introduzione

Gestisci una casa vacanze, un B&B o un appartamento in affitto breve? Allora sei tenuto per legge a comunicare le presenze dei tuoi ospiti a fini statistici. Ross1000 è la piattaforma gratuita scelta da molte Regioni italiane per trasmettere questi dati all’ISTAT. In questa guida scoprirai a cosa serve, dove è obbligatorio, come accedervi e come semplificarne l’utilizzo grazie a strumenti esterni.

Cos'è Ross1000

Ross1000 è un portale gestionale gratuito che consente di registrare e trasmettere i dati su arrivi e presenze turistiche alle autorità competenti. È uno strumento ufficiale promosso da Regioni e Comuni per monitorare i flussi turistici, in conformità con la normativa ISTAT.

Cosa puoi fare con Ross1000

  • Comunicare arrivi e partenze giornaliere
  • Generare report statistici mensili e annuali per ISTAT
  • Inviare dati alla Regione e al Comune di riferimento
  • Gestire più appartamenti da un unico accesso

✉️ Per la gestione multi-struttura: puoi richiedere le credenziali (Username e Password) scrivendo a giesturismo@gies.sm. Una volta ottenute, puoi collegare Ross1000 a servizi esterni come Chekin.com per automatizzare l’invio dei dati. Se vuoi gestire strutture per conto terzi, è sufficiente ricevere una delega diretta generata dal portale Ross1000 da parte del proprietario dell'appartamento.

Regioni che usano Ross1000

Qui sotto trovi i link ufficiali ai portali Ross1000 o ai sistemi regionali equivalenti, utili per comunicare arrivi e presenze turistiche:

Funzionalità principali

  • Inserimento manuale dei dati degli ospiti
  • Visualizzazione e download dei report
  • Esportazione dei dati in Excel/CSV
  • Collegamento con software esterni (es. Chekin.com, Vikey, Wiisy, Octorate)
  • Archivio storico dei dati trasmessi

Vantaggi di Ross1000

  • 💸 Gratuito per tutte le strutture ricettive e locazioni turistiche
  • 📊 Conforme alle normative ISTAT
  • 🔐 Sicuro: accesso solo tramite SPID, CNS o credenziali ufficiali
  • 🔁 Integrabile con strumenti esterni per semplificare l’invio

Conclusione

Ross1000 è uno strumento indispensabile per chi opera nel settore degli affitti brevi e vuole gestire in modo corretto e professionale la comunicazione dei dati turistici. È gratuito, conforme alle normative, e permette anche l’integrazione con sistemi avanzati per la gestione automatizzata.

Se vuoi delegare tutto questo o non vuoi occupartene personalmente, Owner Value può farlo per te in modo sicuro e professionale. Contattaci qui

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Sicurezza Antincendio per Affitti Brevi: Cosa Cambia dal 2025

Sicurezza Antincendio per Affitti Brevi: Cosa Cambia dal 2025

Introduzione

Dal 1° gennaio 2025, la sicurezza negli affitti brevi diventa ancora più importante con l'introduzione di nuove normative. Queste regole non riguardano solo gli host professionisti, ma anche i privati che affittano occasionalmente le loro proprietà. L'obiettivo? Garantire soggiorni più sicuri e allineare tutte le strutture a standard abitativi uniformi.

Estintori: Cosa Cambia e Dove Posizionarli

Le nuove disposizioni richiedono che ogni struttura sia dotata di estintori che rispettino precisi requisiti:

  • Dove vanno collocati? Gli estintori devono essere posizionati in punti ben visibili e accessibili su ogni piano, con una copertura massima di 200 mq.
  • Quanto devono pesare? Ogni estintore deve avere una capacità minima di 6 kg per garantire un'adeguata protezione.
  • Requisiti di qualità: Devono essere conformi alle Certificazioni Europee (CE) per assicurare il rispetto delle normative.
  • Manutenzione obbligatoria: È fondamentale che gli estintori siano installati da professionisti qualificati e sottoposti a controlli periodici per garantirne il funzionamento.

Rilevatori di Gas e Monossido di Carbonio: Chi Deve Installarli?

Oltre agli estintori, le nuove regole impongono l'installazione obbligatoria di dispositivi di rilevazione per:

  • Gas combustibile: essenziale per prevenire fughe accidentali di gas.
  • Monossido di carbonio: obbligatorio se l’immobile utilizza impianti a gas.

Se la tua casa vacanza è completamente elettrica e non presenta rischi legati ai gas combustibili, sei esente da questo obbligo.

Scadenze e Sanzioni: Quando e Come Mettersi in Regola

L'obbligo scatterà 60 giorni dopo la pubblicazione ufficiale delle indicazioni sul Codice CIN. Chi non rispetterà la normativa rischia:

  • Multe che vanno da 500 a 5.000 euro.
  • Sospensione temporanea dell'attività di affitto.
  • Responsabilità civile e penale in caso di incidenti causati da mancate conformità.

Cosa Devi Fare per Adeguarti?

Non farti trovare impreparato! Segui questi passaggi per essere conforme alle nuove normative:

  1. Fai una valutazione dei rischi nella tua proprietà per individuare le esigenze specifiche.
  2. Rivolgiti a professionisti certificati per l'acquisto e l'installazione degli estintori e dei rilevatori richiesti.
  3. Prepara un piano di sicurezza chiaro da condividere con i tuoi ospiti.
  4. Programma controlli regolari per garantire che i dispositivi siano sempre operativi.

Conclusione

Adeguarsi alle nuove normative antincendio non è solo un obbligo legale, ma un'opportunità per rendere la tua struttura più sicura e professionale. Investire in sicurezza non solo protegge i tuoi ospiti, ma ti aiuta a migliorare la tua reputazione e a evitare sanzioni future.

Se hai bisogno di aiuto per adeguarti alle nuove normative, contattaci per una consulenza personalizzata!

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L'Importanza dello SPID per gli Affitti Brevi a Genova: Guida Completa

L'Importanza dello SPID per gli Affitti Brevi a Genova: Guida Completa

Lo SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) è diventato uno strumento essenziale per i proprietari e gestori di affitti brevi a Genova. Grazie allo SPID, è possibile accedere ai principali portali pubblici necessari per operare in conformità alle normative vigenti, garantendo sicurezza, trasparenza e facilità d'uso.

Perché è Importante lo SPID per gli Affitti Brevi?

Con l'evoluzione delle normative e il rafforzamento dei controlli sulle locazioni turistiche, l'utilizzo dello SPID è diventato obbligatorio per accedere a diverse piattaforme, tra cui:

  1. Tourist Tax (Gestione dell'Imposta di Soggiorno)
    • Il Comune di Genova richiede la registrazione e la dichiarazione dell'imposta di soggiorno tramite il portale Tourist Tax.
    • Attraverso lo SPID, i proprietari possono dichiarare il numero di pernottamenti, effettuare il versamento delle imposte e consultare i dati fiscali.
  1. Codice CITRA (Ross 1000)
    • Per ottenere il Codice Identificativo Turistico Regionale (CITRA), obbligatorio per la pubblicazione degli annunci su portali come Airbnb e Booking, è necessario registrarsi sulla piattaforma Ross 1000 utilizzando lo SPID.
    • Questo codice garantisce la tracciabilità degli affitti brevi e la conformità alle normative regionali.
  1. Codice Identificativo Nazionale (CIN)
    • Il CIN, obbligatorio dal 1° gennaio 2025, deve essere richiesto attraverso la piattaforma Banca Dati Nazionale delle Strutture Ricettive (BDSR) con accesso SPID.
    • Questo codice deve essere esposto nell'immobile e indicato negli annunci pubblicitari.

Alternative allo SPID: CIE e CNS

Se non si dispone di uno SPID, esistono alternative valide per accedere ai portali pubblici:

  • CIE (Carta d'Identità Elettronica):
    • Accesso tramite lettore NFC dello smartphone o con un lettore smart card su PC.
    • Necessita del codice PIN ricevuto al rilascio della carta.
  • CNS (Carta Nazionale dei Servizi):
    • Tessera dotata di microchip che permette l'accesso ai servizi online della Pubblica Amministrazione.
    • Richiede un lettore smart card e software dedicato.

Quale Metodo di Autenticazione Scegliere?

  • SPID: La scelta più conveniente per la gestione digitale degli affitti brevi, accessibile ovunque con credenziali uniche.
  • CIE/CNS: Ideali per chi preferisce un accesso sicuro tramite dispositivi fisici.

Conclusione

Utilizzare lo SPID o le alternative disponibili è fondamentale per garantire una gestione legale e conforme delle locazioni turistiche a Genova. Seguire le procedure corrette aiuta ad evitare sanzioni e a gestire con efficienza la propria attività.

Per qualsiasi dubbio o necessità di supporto nella registrazione e gestione delle locazioni turistiche a Genova, contattaci per ricevere assistenza personali

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Codice CITRA a Genova: Ottieni il Tuo Codice e Rispetta le Normative

Codice CITRA a Genova: Ottieni il Tuo Codice e Rispetta le Normative

Introduzione

Se possiedi un appartamento ammobiliato ad uso turistico (AAUT) a Genova, è essenziale ottenere il Codice CITRA, un requisito obbligatorio introdotto dalla Regione Liguria per regolamentare le locazioni turistiche. Questa guida dettagliata ti aiuterà a comprendere come ottenerlo, rispettare gli obblighi di legge e evitare sanzioni.

Cos'è il Codice CITRA?

Il Codice CITRA è un identificativo alfanumerico rilasciato dalla Regione Liguria per contrastare l'abusivismo e garantire la trasparenza nel settore turistico. Questo codice deve essere pubblicato su tutti i canali di promozione dell'immobile, inclusi Airbnb e Booking.

Esempio di Codice CITRA:

Un esempio di codice potrebbe essere: 010025-LT-1234, dove:

  • 010025 rappresenta il codice ISTAT del comune di Genova,
  • LT indica la tipologia di locazione turistica,
  • 1234 è un numero progressivo assegnato alla struttura. Il Codice CITRA è un identificativo alfanumerico rilasciato dalla Regione Liguria per contrastare l'abusivismo e garantire la trasparenza nel settore turistico. Questo codice deve essere pubblicato su tutti i canali di promozione dell'immobile, inclusi Airbnb e Booking.

Come Ottenere il Codice CITRA

  1. Registrazione sulla piattaforma Ross1000:
    • Accedi al portale Ross1000 con SPID, CIE o CNS.
    • Compila il modulo Co-AAUT con le informazioni richieste sulla proprietà.
  2. Assegnazione del Codice:
    • Una volta inviata la comunicazione, la Regione Liguria rilascia il Codice CITRA.
    • Il codice può essere scaricato dalla sezione "Anagrafica" della piattaforma Ross1000.

Obblighi per i Proprietari di AAUT

  • Pubblicazione del Codice: È obbligatorio mostrare il Codice CITRA su tutte le inserzioni online e offline.
  • Registrazione presso la Questura: I proprietari devono segnalare gli ospiti tramite il portale AlloggiatiWeb.
  • Imposta di soggiorno: Se applicabile, occorre adempiere agli obblighi fiscali presso il Comune di Genova.

Sanzioni per Mancata Conformità

Il mancato rispetto dell'obbligo di pubblicazione del Codice CITRA può comportare multe che vanno da 500 a 3.000 euro, oltre alla possibilità di rimozione dell'annuncio dalle piattaforme online.

Vantaggi dell'Ottenimento del Codice CITRA

  • Conformità legale e protezione da sanzioni.
  • Maggiore fiducia da parte degli ospiti.
  • Possibilità di pubblicizzare la struttura in modo regolare.

Conclusione

Ottenere e utilizzare correttamente il Codice CITRA è fondamentale per chiunque operi nel settore delle locazioni turistiche a Genova. Seguendo questa guida potrai garantire la conformità alle normative e migliorare la tua attività turistica in modo sicuro e trasparente.

FAQ

  1. Quanto tempo ci vuole per ottenere il Codice CITRA?
    • Di solito, il processo richiede pochi giorni dopo l'invio della documentazione.
  2. Devo pagare per ottenere il codice?
    • No, il rilascio del Codice CITRA è gratuito.
  3. Posso affittare senza il Codice CITRA?
    • No, l'affitto senza codice è soggetto a sanzioni amministrative.

Per qualsiasi dubbio o necessità di supporto nella registrazione e gestione delle locazioni turistiche a Genova, contattaci per ricevere assistenza personalizzata

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Burocrazia
Locazioni Turistiche in Toscana: Le Novità della Legge Regionale n. 61/2024

Locazioni Turistiche in Toscana: Le Novità della Legge Regionale n. 61/2024

Introduzione

La Regione Toscana ha introdotto importanti novità per le locazioni turistiche con la Legge Regionale n. 61/2024, finalizzata a regolamentare il settore e garantire un equilibrio tra sviluppo economico e tutela del patrimonio culturale e sociale. Le nuove disposizioni riguardano l'obbligo di comunicazione per le locazioni non imprenditoriali, limiti territoriali e sanzioni per chi non rispetta le norme.

Obbligo di Comunicazione per le Locazioni Non Imprenditoriali

Tutti coloro che offrono locazioni turistiche in forma non imprenditoriale devono obbligatoriamente comunicare l'inizio dell'attività al Comune di competenza. Questa misura punta a:

  • Aumentare la trasparenza del settore turistico.
  • Monitorare le attività ricettive per contrastare l'abusivismo.
  • Facilitare il controllo fiscale e normativo.

Per maggiori dettagli sulle procedure di comunicazione, consulta il sito ufficiale della Regione Toscana (Regione Toscana).

Limiti Territoriali per le Locazioni Turistiche

Per preservare l'equilibrio del tessuto sociale e urbano, la nuova legge consente ai Comuni di adottare regolamenti specifici che:

  • Definiscono limiti al numero di locazioni turistiche nelle aree a maggiore densità turistica.
  • Stabiliscono criteri per la distribuzione delle attività ricettive.
  • Favoriscono la convivenza tra residenti e turisti.

Questa misura si applica in particolare alle città d'arte come Firenze, Siena e Pisa, dove la pressione turistica è più elevata.

Sanzioni per il Mancato Rispetto della Normativa

La Legge Regionale n. 61/2024 prevede sanzioni per chi non si conforma alle nuove disposizioni, tra cui:

  • Multe amministrative che possono arrivare fino a 5.000 euro.
  • Sospensione dell'attività in caso di recidiva.
  • Rimozione degli annunci dalle piattaforme di prenotazione online come Airbnb e Booking.

Per evitare sanzioni, è essenziale adeguarsi tempestivamente alle nuove regole e seguire le linee guida pubblicate sul sito Regione Toscana.

Conclusione

Le nuove regolamentazioni introdotte dalla Regione Toscana rappresentano un passo fondamentale per garantire una gestione sostenibile del turismo. Gli operatori del settore devono aggiornarsi e rispettare le normative per operare in regola ed evitare sanzioni.

FAQ - Domande Frequenti

  1. Chi è obbligato a registrare la propria attività?
    • Tutti i locatori non imprenditoriali che offrono alloggi per brevi periodi.
  2. Quali sono le città più interessate dalle restrizioni?
    • Firenze, Siena, Pisa e altre aree ad alta densità turistica.
  3. Cosa succede se non mi adeguo alle nuove norme?
    • Si rischiano multe e la sospensione dell'attività.

Seguire queste nuove linee guida aiuterà a migliorare la qualità dell'offerta turistica e a garantire una maggiore sostenibilità per il territorio.

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Burocrazia
Cos'è il CIN per gli Affitti Brevi? Guida Pratica e Completa

Cos'è il CIN per gli Affitti Brevi? Guida Pratica e Completa

Dal 1° gennaio 2025 tutte le strutture ricettive in Italia, comprese le locazioni turistiche e gli affitti brevi, dovranno possedere ed esporre il Codice Identificativo Nazionale (CIN).
In questo articolo scoprirai cos’è il CIN, che cos’è il CIN per gli affitti brevi, qual è il suo significato, e come ottenerlo tramite la piattaforma ufficiale. Rispettare le nuove normative è fondamentale per evitare sanzioni e garantire la piena conformità.

Cos’è il Codice Identificativo Nazionale (CIN)?

Il CIN, acronimo di Codice Identificativo Nazionale, è un codice univoco assegnato a ogni struttura ricettiva attraverso la piattaforma Banca Dati delle Strutture Ricettive (BDSR).
Il CIN significato è quindi quello di un codice che identifica ogni alloggio a livello nazionale, garantendo trasparenza, tracciabilità e contrasto all’abusivismo.
Non sostituisce eventuali codici regionali (come CITRA o CIR), ma li affianca come riferimento nazionale per tutte le locazioni turistiche.

Come Richiedere il CIN

Per ottenere il tuo CIN locazioni turistiche, segui questi passaggi:

  1. Accedi alla piattaforma BDSR con SPID o CIE.
  2. Compila i dati della tua struttura.
  3. Ricevi il codice e assicurati di esporlo in modo visibile.

L’intero processo è gratuito e richiede solo pochi minuti, ma è obbligatorio per poter continuare a pubblicare annunci su Airbnb, Booking.com e altri portali OTA.

Esempio di CIN

Un esempio di Codice Identificativo Nazionale potrebbe essere:

CIN: IT-123456-ABCD-7890

Dove:

  • IT → indica il Paese (Italia)
  • 123456 → codice univoco della struttura
  • ABCD → codice identificativo della regione o provincia
  • 7890 → numero sequenziale specifico dell’alloggio

Questo formato standard garantisce uniformità su tutto il territorio nazionale.

Dove Esibire il CIN

È obbligatorio esporre il CIN locazioni turistiche in modo visibile sia all’interno che all’esterno dell’edificio.

Strutture Indipendenti (Case Singole e Villette)

Il codice deve essere collocato accanto all’ingresso principale o sul cancello, preferibilmente su una targhetta resistente alle intemperie o una placca metallica ben illuminata.
Riferimento: Bed and Breakfast Italia.

Edifici Condominiali

  • Ingresso Principale: la targhetta con il CIN deve essere visibile all’ingresso esterno dell’edificio o, in alternativa, nella pulsantiera del condominio.
  • Porta dell’Appartamento: un’ulteriore targa può essere posizionata direttamente sulla porta dell’alloggio.
    Riferimento: ABBAV.

OTA e Annunci Online

Il CIN acronimo deve essere chiaramente visibile in tutti gli annunci relativi alla struttura, inclusi Airbnb, Booking e siti personali.
L’omissione del codice può comportare multe salate o la sospensione dell’annuncio dai portali.

Regolamenti Locali e Design delle Targhe

Alcuni Comuni, come quelli delle Cinque Terre, hanno introdotto regole aggiuntive sull’esposizione del CIN locazioni turistiche, per garantire uniformità estetica e decoro urbano.
Le targhe devono rispettare le specifiche sui materiali, colori e dimensioni stabilite dai regolamenti locali.

Scadenze e Sanzioni

L’obbligo di esposizione del CIN è entrato in vigore il 2 novembre 2024, con termine ultimo per adeguarsi fissato al 1° gennaio 2025.
La mancata esposizione o la pubblicazione di annunci privi del CIN può comportare sanzioni amministrative e la rimozione dell’annuncio dai principali portali OTA.

Conclusione

In sintesi, sapere cos’è il CIN, che cos’è il CIN per gli affitti brevi, e il suo significato è fondamentale per ogni proprietario o gestore di locazioni turistiche.


Assicurati di ottenere e mostrare correttamente il tuo CIN acronimo per operare in conformità alla normativa italiana ed evitare sanzioni.
Per ulteriori informazioni su come gestire la tua struttura in modo professionale, visita il blog di Owner Value e scopri le nostre guide aggiornate per host e property manager.

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Dove trovo il numero di registrazione catastale?

Dove trovo il numero di registrazione catastale?

Per ottenere il numero di registrazione catastale, l'Agenzia delle Entrate offre vari servizi.

In area libera, il servizio "Visura catastale telematica" permette di ottenere visure attuali per soggetto, visure attuali o storiche per immobili, e la visura della mappa di una particella censita al Catasto Terreni. Per il tuo immobile questo servizio è GRATUITO.

Dovrai inserire FOGLIO, PARTICELLA e se presente anche il SUBALTERNO.

Accedi Ora nella sezione AREA RISERVATA e GUARDA IL VIDEO!

Dove inserire il numero di Registrazione Catastale nella versione Desktop di Airbnb

  1. Cliccare su Annunci dal menu in alto di Airbnb
Cliccare su Annunci dal menu in alto di Airbnb

  1. Selezionare l'annuncio alla quale si vuole inserire il numero di Registrazione Catastale
Selezionare l'annuncio dove si vuole inserire il numero di Registrazione Catastale

  1. Cliccare la sezione Normative
Cliccare la sezione Normative

  1. Cliccare Aggiungi il tuo numero di registrazione catastale
Cliccare Aggiungi il tuo numero di registrazione catastale

  1. Inserire i dati Foglio, Particella e Sub (Se non è presente nella vostra visura catastale inserite solo i primi 2 dati) del vostro immobile e cliccate il tasto Avanti
Inserire i dati Foglio, Particella e Sub (Non è sempre presente, se non è presente inserite solo i primi 2 dati) del tuo immobile e cliccate il tasto Avanti

  1. Ricontrollare le informazioni e Cliccare il Tasto Invia
Ricontrolla le informazioni e Clicca il Tasto Invia

  1. Complimenti! Il tuo numero di registrazione catastale è stato inviato.
Complimenti! Il tuo numero di registrazione catastale è stato inviato.

Dove inserire il numero di Registrazione Catastale nell'APP di Airbnb

  1. Cliccare su Annunci dal menu in basso dell'APP di Airbnb
Cliccare su Annunci dal menu in basso dell'APP di Airbnb

  1. Selezionare l'annuncio alla quale si vuole inserire il numero di Registrazione Catastale
Selezionare l'annuncio alla quale si vuole inserire il numero di Registrazione Catastale

  1. Cliccare Impostazioni della prenotazione
Cliccare Impostazioni della prenotazione

  1. Selezionare Normative
Selezionare Normative

  1. Cliccare Inizia nella sezione Aggiungi il tuo numero di registrazione catastale
 Cliccare Inizia nella sezione Aggiungi il tuo numero di registrazione catastale

  1. Inserire i dati Foglio, Particella e Sub (Se non è presente nella vostra visura catastale inserite solo i primi 2 dati) del vostro immobile e cliccate il tasto Avanti
Inserire i dati Foglio, Particella e Sub (Se non è presente nella vostra visura catastale inserite solo i primi 2 dati) del tuo immobile e cliccate il tasto Avanti

  1. Ricontrollare le informazioni e Cliccare il Tasto Invia
Ricontrolla le informazioni e Clicca il Tasto Invia

  1. Complimenti! Il tuo numero di registrazione catastale è stato inviato.
Complimenti! Il tuo numero di registrazione catastale è stato inviato.

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Come ottenere il codice identificativo nazionale per affittare su Airbnb e Booking

Come ottenere il codice identificativo nazionale per affittare su Airbnb e Booking

Il Codice di Identificazione Nazionale: una rivoluzione per le locazioni brevi

Il Codice Identificativo Nazionale (CIN) rappresenta una novità significativa nel panorama italiano, introdotta nel settembre 2024 con l’obiettivo di regolamentare in modo più chiaro il settore turistico. Questo sistema si applica alle unità immobiliari e agli immobili destinati a contratti di locazione con finalità turistiche, includendo sia le strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere che le strutture extralberghiere e strutture ricettive BDSR (bed & breakfast, affittacamere, case vacanza e residence).

L’introduzione del codice da parte del Ministero del Turismo nasce per creare un sistema di identificazione univoco, simile al codice identificativo regionale già in vigore in molte Regioni. L’obiettivo è favorire una gestione più efficace delle informazioni sulle attività ricettive, migliorare la trasparenza e contrastare l’abusivismo nel mercato delle locazioni brevi.

Come ottenere il CIN e le sue implicazioni

Per ottenere il Codice Identificativo Nazionale, i gestori di strutture ricettive o di unità immobiliari destinate a uso turistico devono inviare una richiesta tramite SPID attraverso il sistema telematico del Ministero del Turismo. Una volta approvata la domanda, il codice e i dettagli dell’immobile vengono registrati in una banca dati nazionale dedicata alle strutture ricettive del settore turistico.

Questo passaggio è obbligatorio per tutte le realtà che operano con finalità turistiche, incluse le strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere, le strutture ricettive BDSR e gli immobili destinati a locazione breve. La registrazione corretta del CIN garantisce visibilità legale, sicurezza e conformità alle normative vigenti.

Requisiti di sicurezza e strutture ricettive BDSR

Per ottenere il CIN, è necessario che le strutture ricettive rispettino specifici standard di sicurezza. Tra questi: la presenza di dispositivi di rilevazione per gas e monossido di carbonio, estintori portatili a norma e tutti i requisiti previsti per gli immobili destinati all’uso turistico. Il rispetto di questi requisiti è obbligatorio per tutte le strutture ricettive BDSR e per le unità immobiliari destinate a locazioni brevi.

L’adeguamento a questi standard rientra nell’obiettivo di una gestione più efficace e responsabile delle strutture ricettive in Italia, creando un sistema uniforme e facilmente monitorabile a livello nazionale.

Sanzioni per la mancata conformità

È importante ricordare che la mancata esposizione del CIN o l’assenza dei requisiti di sicurezza richiesti può comportare sanzioni economiche anche rilevanti. Le autorità potranno verificare, attraverso i dati del codice identificativo regionale e nazionale, la regolarità delle attività nel settore turistico. Le sanzioni si applicano sia a chi omette di registrare l’immobile, sia a chi pubblica annunci privi del codice.

Conclusioni e prospettive future

La Legge di Bilancio 2024 ha introdotto il CIN per rafforzare il controllo e la regolamentazione delle locazioni brevi e turistiche. Le nuove regole entreranno pienamente in vigore dal sessantesimo giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, rendendo obbligatoria la registrazione per tutte le unità immobiliari con finalità turistiche.

Il Codice Identificativo Nazionale rappresenta quindi un passo decisivo verso una maggiore trasparenza e sicurezza per il mercato delle locazioni brevi, tutelando al contempo proprietari, ospiti e gestori di strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere. Per supporto o assistenza nella richiesta del CIN, Owner Value offre consulenza completa per proprietari e gestori che desiderano operare in piena conformità con le nuove normative.

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Navigare la Burocrazia: Una Guida per i Proprietari alle Operazioni Burocratiche per gli Affitti Brevi

Navigare la Burocrazia: Una Guida per i Proprietari alle Operazioni Burocratiche per gli Affitti Brevi

Gli affitti brevi a Genova offrono un'opportunità di rendita sempre più interessante. Tuttavia, per operare in piena legalità e tranquillità, è fondamentale navigare con sicurezza il complesso panorama normativo. Le leggi, infatti, sono in costante evoluzione e richiedono un'attenzione minuziosa. Questa guida è pensata per fornirvi un quadro aggiornato e completo dei principali adempimenti burocratici, aiutandovi a trasformare la vostra proprietà in un investimento di successo e senza preoccupazioni.

1. Il Codice Identificativo Nazionale (CIN): La Novità Centrale

La novità più rilevante per il settore è l'introduzione del Codice Identificativo Nazionale (CIN), che dal 2 novembre 2024 ha sostituito il precedente Codice Identificativo Regionale (CIR) in tutta Italia. L'obbligo di possedere ed esporre il CIN è generalizzato e non ammette eccezioni.

Per ottenere il CIN, gli immobili devono essere in regola con specifici requisiti di sicurezza:

  • Presenza di dispositivi per la rilevazione di gas combustibili e del monossido di carbonio;
  • Installazione di estintori portatili a norma di legge in punti accessibili e visibili, con almeno un estintore ogni 200 metri quadrati e uno per piano.

Il CIN deve essere esposto all'esterno dell'immobile e inserito in ogni annuncio, su qualsiasi piattaforma venga pubblicato. La procedura di richiesta avviene attraverso un portale telematico gestito dal Ministero del Turismo.

2. Il Codice Identificativo Turistico Regionale (CITRA): L'Obbligo Locale

Nonostante l'introduzione del CIN a livello nazionale, è fondamentale notare che in Liguria il precedente Codice Identificativo Turistico Regionale (CITRA) continua a essere un requisito obbligatorio. I codici regionali rimangono in vigore come "codici interni" e sono utili per interfacciarsi con il nuovo CIN attraverso un sistema di interoperabilità.

Per operare in Liguria, un proprietario deve quindi ottenere sia il CIN nazionale, obbligatorio per l'esposizione in ogni annuncio, sia il CITRA, il codice regionale necessario per le procedure interne. L'assenza del CIN può portare a sanzioni amministrative pecuniarie che variano da 800 a 8.000 euro.  

3. Le Comunicazioni Obbligatorie: Questura e ISTAT

Una volta avviata l'attività, il proprietario o il gestore deve rispettare due adempimenti di comunicazione periodica:

  • Comunicazione degli ospiti alla Questura (Portale Alloggiati Web): Le generalità di tutti gli ospiti maggiorenni devono essere comunicate telematicamente alla Polizia di Stato entro 24 ore dal loro arrivo. Le agenzie professionali di gestione si occupano di questo adempimento per conto del proprietario.  
  • Comunicazione dei flussi turistici (ISTAT): I dati sui movimenti dei turisti devono essere comunicati anche ai fini statistici, ma solo per i contratti di locazione di durata non superiore a 30 giorni.

4. La Tassa di Soggiorno a Genova

Il Comune di Genova applica un'Imposta di Soggiorno (IDS) a tutti i non residenti che pernottano nel territorio comunale.

  • Importo: Per gli appartamenti ammobiliati ad uso turistico, l'imposta è fissata a 3,00 euro a persona per ogni pernottamento.
  • Durata: La tassa si applica per un massimo di 8 notti consecutive.
  • Esclusioni: Sono esenti i minori di 14 anni, le persone con disabilità e i loro accompagnatori, gli studenti universitari e gli operatori sanitari in servizio temporaneo.

Il versamento dell'imposta è a carico del gestore, che deve incassarla dagli ospiti e versarla al Comune di Genova con scadenze trimestrali. Il pagamento deve essere effettuato tramite la piattaforma PagoPA sul sito Tourist Tax.

5. La Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA)

Per coloro che gestiscono locazioni brevi in forma non occasionale, è obbligatoria la presentazione della Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA). La pratica si avvia telematicamente tramite lo Sportello Unico per le Attività Produttive (SUAP) del Comune di Genova.

Per accedere al servizio online è necessario disporre di SPID, CIE o CNS e di firma digitale. La modulistica richiede l'allegato di specifici documenti, come la planimetria catastale e la documentazione fotografica dei locali.

6. Gestire la Burocrazia con un Partner Professionale

Mentre la gestione diretta di tutti questi adempimenti può risultare complessa e dispendiosa in termini di tempo e risorse, una società specializzata come Owner Value offre una soluzione chiavi in mano. Affidare la gestione burocratica a un team di esperti vi libera da ogni preoccupazione, permettendovi di concentrarvi unicamente sulla massimizzazione della vostra rendita.

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